Ljudmila nasce a Pietroburga da famiglia nobile. Vive a Leningrado e frequenta la chiesa dei russi cattolici. A Mosca conosce padre Sergij Solov’ev e nel 1926, sotto la sua direzione, passa segretamente alla chiesa cattolica. Nel 1931 è arrestata mentre tenta di passare clandestinamente il confine. A Mosca viene coinvolta nel processo contro i russi cattolici (Processo “Solov’ev”) e il 18 agosto 1931 è condannata a 3 anni di lager che sconta a Siblag (Novosibirsk).