ObuchoviČ Valerian StanislavoviČ (1906 – 1971)

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laico cattolico

Valerian Stanislavovič nasce il 22 dicembre 1906 a Polck (Bielorussia). Ancor nell’infanzia perde i genitori e da adulto lo troviamo nel Kazakistan dove lavora come pastore. Il parroco della chiesa cattolica di Vladikavkaz, padre Antonij Červisnkij lo accoglie nella propria abitazione e si preoccupa della sua formazione scolastica. Valerian, terminati gli studi di ragioneria, lavora come computista nelle ferrovie dello stato e, nello stesso tempo, organista della chiesa parrocchiale e segretario personale di padre Antonij. Nel 1930 si sposa ed ha due figli. Il 2 dicembre 1936 è arrestato, assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici, (processo Červinskij) e accusato d propaganda antisovietica. Il 2 novembre 1937 è condannato a 10 anni di lager che sconta a Sevželdorlag (Repubblica di Komi) dove lavora alla costruzione di una ferrovia. Nel 1948 è liberato, ma rimane a lavorare come ragioniere nella stessa regione. Qui può riunirsi con la famiglia che prima era stata condannato al confino. Nel 1958, assieme alla famiglia, si trasferisce a Grozno (Bielorussia). Lavora sempre nelle ferrovie dello stato, sempre testimoniando con coraggio e fermezza la propria fede. Valerian Stanislavovič muore a Groznyj il 27 gennaio 1971.