Nefed’eva Elena Michajlovna (1870 - ?)

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monaca cattolica

Elena nasce nell’agosto del 1870 a Chalachal’nja, governatorato di Pskov, da una famiglia contadina. Dopo la morte del marito si trasferisce a Pietroburgo. Alla fine del 1921 passa dal luteranesimo al cattolicesimo, è parrocchiana della chiesa della Discesa dello Spirito Santo e canta nel coro. Nel 1922 entra nella comunità monastica dello Spirito Santo. Il 5 dicembre 1923 è arrestata a Pietroburgo assieme ad un gruppo di russi cattolici. Il 19 maggio 1924 è condannata a 5 anni di detenzione che sconta prima nella prigione politica a Orlov, in seguito nella prigione di Ekaterinburg, dal 1925 nel lager delle Solovki e dal 1927 nella prigione politica di Suzdal’. Nel 1930 è liberata dal lager e condannata a 3 anni di confino a Saratov. Nel 1930 ritorna libera a Leningrado, ma sempre sotto l’occhio vigile del partito. Il 16 dicembre 1935 è ancora una volta arrestata, accusata di “prende parte ad una organizzazione controrivoluzionaria che ha come scopo quello di voler trasformare l’URSS in uno stato cattolico”. Il 7 febbraio 1936 è condannata a 3 anni di confino a Serkraj. Ulteriori notizie ci mancano.