MarchleviČ Benigda Ivanovna (1877 - ?)

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laica cattolica

Benigda nasce il 15 aprile 1877 a Žitomir. Vive casalinga a Novograd, è parrocchiana della chiesa locale ed è membro del comitato d’aiuto ai sacerdoti in detenzione. Nel 1932 è arrestata a Novograd e viene accusata “di mancanza di documenti”, ma è liberata dopo breve tempo. Il 29 luglio 1935 è nuovamente arrestata assieme ad un gruppo che “fa parte di un’organizzazione fascista, controrivoluzionaria del clero cattolico romano e uniata dell’Ucraina”. In particolare è accusata di “ essere in rapporto con il sacerdote Jachpevič per aiutare finanziariamente persone condannate per attività controrivoluzionaria” Il 14 maggio 1936 è condannata a 5 anni di confino da scontare in Kazakistan.