IN MEMORIA • Paolo Fumagalli (1960-2025)

IN MEMORIA • Paolo Fumagalli (1960-2025)

Paolo Fumagalli (1960-2025)

IN MEMORIA • Paolo Fumagalli (1960-2025)Questa notte è tornato alla casa del Padre il nostro carissimo amico Paolo Fumagalli (Busto Arsizio 1960).
Apprezzato e serio professionista, aveva ricoperto numerosi incarichi dirigenziali in varie imprese pubbliche e private (da Eni a ENEL, da Banca Intesa a Intesa SanPaolo e a Poste Italiane) e tra l’altro era anche membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Russia Cristiana.
Come molti, gli dobbiamo molto, per la sua competente e rigorosa professionalità, ma soprattutto per la sua amicizia e per la sua testimonianza, sperimentata nel corso di lunghi anni nei quali la sua fedeltà a Cristo e la sua dedizione all’opera e alla figura del nostro padre Romano hanno avuto modo di arricchirci, come hanno arricchito tutti quanti sono stati sostenuti dalla sua passione per l’umano – in particolare nella Terra Santa, in Palestina, Libano e Siria dove aveva fatto tanto per promuovere progetti di aiuto e formazione per i giovani.

Innamorato della vita, non aveva mai voluto tenere per sé solo i doni che aveva ricevuto e li condivideva con generosità e senza posa: consigliando, guidando, aiutando, offrendo un boccale di birra da dietro un bancone del Meeting di Rimini dove amava fare il volontario.

Negli ultimi mesi, senza nessun preavviso, era stato assalito da una malattia inesorabile e l’aveva affrontata con le doti che avevamo sempre visto essere sue: coraggio, piglio decisionale, nessuna affettazione e affidamento alla volontà del Signore; qualche giorno prima di Natale a due amici che erano andati a trovarlo in ospedale aveva detto: «Quello che mi sta accadendo è qualcosa che non mi sarei mai neppure lontanamente sognato di immaginare per me, ma adesso non lo scambierei con niente al mondo». Stava sperimentando, aveva continuato, una vicinanza di Cristo quale non gli era mai accaduta prima.

Era una vicinanza alla quale la sua vita lo aveva preparato: ce lo aveva sempre mostrato, ce ne aveva fatto assaporare le primizie in questi ultimi tempi e, certi che continuerà a farlo dal cielo, lo affidiamo all’abbraccio di padre Romano che lo ha accolto e accompagnato davanti al Signore.


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