TURŽANSKAJA EVGENIJA STANISLAVOVNA (1890-1937)

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laica cattolica

Evgenija nasce nel villaggio Kolodna, governatorato della Volynija, da famiglia contadina. Dal 1910 si stabilisce a Kiev ed è presidente del consiglio parrocchiale della chiesa di San Nicola. Nel 1936 assieme ai membri del consiglio parrocchiale Anton Sambor e Jadviga Gembarževskaja ottiene dalle autorità civili il trasferimento di padre Sigizmund Kvasnevskij da Rostov sul Don a Kiev e la facoltà di poter celebrare nei giorni festivi nella chiesa di San Nicola.
Il 26 giugno 1937 Evgenija viene arrestata nell’ambito dell’inchiesta collettiva sul clero e i laici cattolici e accusata di svolgere attività controrivoluzionarie, nazionalistiche e spionistiche su incarico del consolato polacco a Kiev. Durante l’interrogatorio Evgenija conferma di essere una «patriota polacca e contraria al regime sovietico».
Il 9 agosto 1937 Evgenija Turžanskaja è condannata alla pena capitale e il 15 agosto 1937 viene fucilata.