ŠTEPA VLADIMIR
FEODOS’EVIČ (1890-1938) |
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sacerdote
cattolico |
Padre Vladimir nasce nel villaggio Kriva Ruda, governatorato
di Poltava, nella famiglia di un sacerdote ortodosso. Nel 1911 termina
il seminario ortodosso di Poltava, nel 1917 l’istituto superiore per il
commercio a Kiev. Nel 1922 è ordinato sacerdote ortodosso. Inizialmente
esercita il ministero a Bobrik. Il 5 febbraio 1924 è accolto in seno della
Chiesa cattolica, ma continua a celebrare come sacerdote ortodosso invitando
i suoi fedeli a non abbandonare la Chiesa ortodossa. Il 19 febbraio 1930
entra ufficialmente nella Chiesa cattolica.
Nel giugno 1936 è arrestato, accusato «di non aver svolto per parecchi
anni nessuna attività, conducendo una vita vagabonda, visitando cascine
e villaggi sotto l’aspetto di sacerdote, praticando l’accattonaggio, per
cui è stato arrestato quattro volte dagli organi di polizia». Il 30 giugno
1936 è condannato a 3 anni di lager. La condanna viene contestata e padre
Vladimir è liberato dalla prigione nel dicembre del 1936. Ritorna nella
casa paterna a Belovod’e, dove riunisce i fedeli e spiega loro la Sacra
Scrittura. Non potendo celebrare nella chiesa, celebra la S. Messa in
camera, dove amministra pure la Confessione e la Comunione.
Il 7 aprile 1938 padre Vladimir è arrestato con l’accusa di «far parte
di una organizzazione controrivoluzionaria, nazionalistica, ucraina».
Il 20 aprile 1938 è condannato alla pena capitale e il 15 maggio 1938
viene fucilato.
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