SEN’KIVSKIJ (IVAN) JAKIM (1896-1941)

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monaco greco-cattolico


Ivan nasce il 2 maggio 1896 da numerosa famiglia contadina nel villaggio Gai Velyki, provincia di Ternopol’. Terminati gli studi al seminario diocesano di Leopoli, il 4 dicembre 1921 viene ordinato sacerdote. Perfeziona gli studi a Innsbruck (Austria), dove ottiene il titolo di dottore in teologia. Nel 1923, a Krechov, entra nell’ordine di San Basilio il Grande, secondo la regola di san Iosafat, e prende il nome monastico Jakim. Dal 1925 vive nel monastero di Krasnopušča, provincia di Ternopol’. Dal 1927 insegna alla scuola superiore di Lavrov, che prepara monaci e insegnanti per le scuole parrocchiali. Negli anni 1931-1938 svolge varie mansioni nel monastero di Sant’Onofrio a Leopoli: dirige la fraternità di Maria, segue i terziari del suo ordine, tiene spesso esercizi spirituali e missioni parrocchiali. Nel 1939 padre Jakim è nominato protoigumeno, responsabile della provincia monastica, con sede nel monastero di Drogobyč.
Con l’instaurarsi del potere sovietico, la polizia politica (NKVD) intensifica il suo controllo su padre Jakim: assiste frequentemente alle sue prediche e lo convoca spesso a «colloquio» per indurlo a collaborare. Di fronte alla resistenza del padre, non c’è altra alternativa che l’arresto. Viene arrestato assieme all’igumeno del convento, padre Severin Barannik. Durante la Seconda Guerra Mondiale, con l’arrivo dell’esercito tedesco in quelle regioni, gli abitanti del luogo si rivolgono al tribunale locale per far liberare i propri parenti e conoscenti. Non riescono però a trovare padre Jakim né fra i vivi, né fra i morti. Secondo il racconto di alcuni compagni di prigionia, il suo corpo sarebbe stato bollito in una caldaia.
Padre Jakim Sen’kivskij viene beatificato il 27 giugno 2001 in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II in Ucraina.