GARASIMIV LEVKADIJA LAVRENTIJA (1911-1952)

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suora greco-cattolica (congregazione di San Giuseppe)

Levkadija nasce il 31 settembre 1911 nel villaggio Rudniki, regione di Leopoli. Nel 1931 entra nella Congregazione delle suore di San Giuseppe. Nel 1933 pronuncia i voti temporanei e riceve il nome di Lavrentija. Dopo l’unione dell’Ucraina Occidentale all’URSS, nel 1950 suor Laurentija viene arrestata dagli organi del NKVD, la polizia politica sovietica, e rinchiusa nella prigione di Borislav. In seguito è trasferita a Tomsk (Siberia) e finalmente nel villaggio Charsk, regione di Tomsk, dove si trova la direzione dei lager siberiani a regime speciale (SibULON). Non molto lontano dal villaggio, nella taiga, si estende un lager dove i detenuti lavorano in condizioni insopportabili. Nel villaggio Charsk vivono, invece i condannati al confino. Fra questi suor Laurentija che, ammalata di tubercolosi, a fatica trova un alloggio. L’unica sistemazione che riesce a trovare, il 30 giugno 1950, è in una camera dove vive una persona paralizzata.
Suor Lavrentija Garasimiv muore a Charsk il 28 agosto 1952.
Viene beatificata il 27 giugno 2001 in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II in Ucraina.