SLIVOVSKIJ KARL (1855-1933)

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vescovo cattolico

Il vescovo Karl nasce non lontano da Varsavia il 29 giugno 1855. Studia a Varsavia e in Germania, poi in Francia e all’Istituto di ingegneria a Pietroburgo. In seguito frequenta il seminario diocesano di Sejny e l’Accademia teologica di Pietroburgo. Nel 1883 viene ordinato sacerdote. Nello stesso anno è vicario nella parrocchia di Senno, dal 1890 amministratore e decano a Lepel, dove costruisce una chiesa. Per un conflitto sorto fra sacerdoti, sostenuti dal potere, padre Karl viene allontanato dalla parrocchia e trasferito a Kazan’, dove esercita il ministero prima come parroco, poi come cappellano militare e in seguito come docente di religione nelle scuole. Anche a Kazan’ riesce a costruire una chiesa. Dal 1912 svolge il ministero sacerdotale nella parrocchia di Vladivostok, impegnato attivamente nell’aiutare i poveri. Grazie al sostegno del Visitatore apostolico della Siberia, costruisce una chiesa neogotica e ristruttura quella vecchia, per ospitarvi il seminario minore.
Il 2 febbraio 1923 è nominato vescovo della nuova diocesi di Vladivostok e il 28 novembre dello stesso anno è consacrato vescovo a Harbin. Riesce a rientrare a Vladivostok grazie a un soldato che in passato era stato aiutato economicamente da padre Karl. Tuttavia, dopo breve tempo la residenza del vescovo viene sequestrata e lui stesso è costretto a lasciare la città e a ritirarsi nel villaggio Sedanka. Qui è sotto il costante controllo degli organi della GPU, la polizia politica, e quindi nell’impossibilità di svolgere il suo ministero pastorale, impedito perfino di aver contatti con persone che lo avrebbero voluto aiutare. Riesce a visitarlo soltanto padre Georgij Jurkevič, che confessa il vescovo fino a che non viene arrestato.
Il vescovo Karl Slivovskij muore nel villaggio Sedanka il 5 gennaio 1933. Al suo funerale non può assistere nessun sacerdote e la sua tomba viene in seguito depredata.
Oggi i parrocchiani di Vladivostok ne custodiscono la memoria.