Tat’jana nasce in una famiglia di un commerciante, termina le scuole medie, vive a Mosca e lavora come educatrice in un asilo infantile. Passa al cattolicesimo ed entra nella comunità della Abrikosova dove pronuncia i voti e prende il nome di Agnija. Il 30 gennaio 1924 viene arrestata assieme ad un gruppo di cattolici ed è rinchiusa nella prigione Butyrka. E’ condannata a 3 anni di confino che sconta a Kolpas’evo. Viene liberata il 9 maggio 1927 e trova di abitare in Crimea, dove si sposa.