Levinskij Jan Innokent’eviČ (1971- 1995)

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sacerdote cattolico

Padre Jan nasce a Kamjanec’-Podil’skij. Termina gli studi al seminario diocesano di Žitomir ed è ordinato sacerdote nel 1893. E’ insegnante di religione a Vinnycja e dal 1902 è vicario alla cattedrale di Luc’k . Il 16 maggio , durante la guerra polacco-sovietica, all’avvicinarsi dell’Armata Rossa, ripara in Polonia assieme all’esercito polacco, ma nel 1921 passa la frontiera illegalmente, ritorna a Vinnycja e riprende il servizio sacerdotale. Il 5 maggio padre Jan è arrestato a Vinnycja per aver nascosto i preziosi della chiesa e viene rinchiuso in prigione e liberato appena dopo 4 mesi, grazie ad una grossa somma consegnata dai parrocchiani per la liberazione del loro sacerdote. Il 19 luglio 1929 è nuovamente arrestato, ma rilasciato dopo breve tempo. Il 18 gennaio 1930 è arrestato per la terza volta assieme ad un gruppo di sacerdoti cattolici ucraini e condannato alla pena capitale commutata poi in 10 anni di prigionia, più 5 anni di proibizione di vivere in Ucraina. L’8 novembre dello stesso anno viene rinchiuso nella prigione politica di estremo rigore di Jaroslavl. Il 18 gennaio 1931 è incluso dalla Croce Rossa polacca nell’elenco dei prigionieri destinati alla scambio con detenuti sovietici. Il governo sovietico accetta lo scambio e l’8 febbraio 1931 padre Jan può lasciare la prigione e ritornare in Polonia. Dal 1932 padre Jan è parroco a Sarny (Polonia) dove rimane anche durante l’occupazione sovietica e tedesca. Nel giugno 1945, dopo la fine della guerra, assieme ad un gruppo di parrocchiani, ritorna in territorio polacco. Muore a Lodz il 27 maggio 1152.