Krylevskaja Raisa Ivanovna (Margarita) (1896 – 1964)

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suora domenicana

Raisa Ivanovna nasce a Vladimir nella famiglia di un diacono ortodosso. Dal 1917 vive a Mosca, dove passa alla Chiesa cattolica. Il padre la mette agli arresti domiciliari e le rifiuta ogni cibo per costringerla a tornare all’ortodossia. Constatata l’ostinazione della figlia, la scaccia di casa. Raisa viene a conoscenza della comunità della Abrikosova e diventa membro della parrocchia dei russi cattolici. Domanda di venir accolta nella comunità delle suore domenicane, pronuncia i voti e prende il nome monastico di Margarita. Il 30 gennaio 1924 viene arrestata assieme al gruppo dei russi cattolici. Il 19 maggio 1924 è condannata a 3 anni di confino nella regione di Tobol’sk. Il 9 maggio 1927 è liberata con la proibizione di abitare nelle 6 maggiori città del paese. Rimane a Tobol’sk per poter aiutare l’Abrikosova che si trova nelle carceri di Tobol’sk. Nel 1930, dopo il trasferimento della Abrikosova nella prigione di Jaroslavl, suor Margarita trova una sistemazione a Kostroma dove il 9 ottobre 1933 viene arrestata e trasferita nella prigione Butyrka di Mosca. Il 19 febbraio 1934 è condannata a 10 anni di lager da scontare nella Repubblica dei Comi. E’ liberata dal lager nel 1943 e condannata al confino nel Kazakistan. Viene liberata anche dal confino nel 1947 e suor Margarita si stabilisce a Kaluga. Qui è arrestata il 30 novembre 1948, accusata di “spionaggio a favore del Vaticano”. Il 17 agosto 1949 è condannata a 10 anni di lager da scontare a Vorkuta. Nel 1954 è trasferita a Karlag. Il 10 ottobre 1955 è liberata dal lager, come invalida prima dello scadere della pena. Trova di sistemarsi a Kaluga dove muore nel 1964.
Il 16 novembre 1933, durante un interrogatorio, suor Margarita aveva dichiarato: “Io ho espresso idee controrivoluzionarie contro la politica del partito e del potere sovietico. Conservo anche ora le stesse idee e non ho nessuna intenzione di cambiarle. Sono per principio contraria alla politica condotta dal potere sovietico sia in città che nella campagna. Sono favorevole per convinzione alla teocrazia del Papa e pongo come mio scopo la realizzazione della teocrazia in Russia”.