GanuŠevsKij Michail (1880 – 1962)

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sacerdote greco-cattolico

Padre Michail nasce il 5 dicembre 1880 nel villaggio Suchovolja, provincia di Leopoli. Compie gli studi teologici prima a Leopoli e quindi a Vienna. Si sposa e viene ordinato sacerdote nel 1906. Partecipa attivamente a vari movimenti giovanili e universitari e collabora alla formazione di cooperative in campo agrario. Presta servizio nella chiesa cattedrale di Leopoli e fa parte del consiglio del vescovo locale.
Durante l’occupazione polacca viene arrestato due volte dal potere polacco. Nel 1928 è scelto come deputato del parlamento polacco. Dopo la liberazione della Ucraina Occidentale dall’occupazione tedesca e l’unione alla Ucraina sovietica, inizia la persecuzione del comunismo contro la chiesa greco cattolica e la liquidazione della stessa nel falso concilio di Leopoli nel 1946. Il KGB con l’auto del potere locale cerca convincere sacerdoti e monaci a passare all’ortodossia del Patriarcato di Mosca. Dopo il rifiuto, padre Michail viene arrestato nel 1946, accusato di attività antisovietica e condannato al lager in Siberia. Viene liberato nel 1951, ritorna in patria con la proibizione di esercitare il ministero sacerdotale. Collabora con la chiesa catacombale e muore nel villaggio Ugorniki il 9 febbraio 1962.