BAJRAK VLADIMIR-VITALIJ
(1907-1946) |
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monaco greco-cattolico
(basiliano) |
Vladimir
nasce il 14 febbraio 1907 nel villaggio di Švajkivcy, provincia di Ternopol’
(Ucraina). Nel 1922 frequenta il ginnasio nella città di Čertkov e il
4 settembre 1924 entra nell’ordine di San Basilio il Grande, secondo la
regola di San Iosafat, prendendo il nome monastico di Vitalij. Terminato
il noviziato a Krechov, studia teologia nelle scuole monastiche a Lavrov,
Dobromil e Kristinopol. Il 26 febbraio 1933 pronuncia i voti solenni e
il 13 settembre dello stesso anno viene ordinato sacerdote a Žovkva, dove
è nominato vice igumeno del monastero e nello stesso tempo coadiutore
della chiesa del Sacratissimo Cuore di Gesù. Nel luglio 1941 è nominato
igumeno del monastero a Drogobyč , provincia di Leopoli, occupando il
posto dei precedenti igumeni arrestati e uccisi, Serafim Baranik e Ioakim
Sen’kovskij.
Padre Vitalij viene arrestato dagli agenti dell’NKVD, la polizia politica
sovietica, il 17 settembre 1945 con l’accusa di aver partecipato nel villaggio
Turinka ad una funzione funebre sulla tomba dei militanti ucraini dell’armata
sovversiva nel 1941, di aver fatto propaganda antisovietica durante una
predica e di aver pubblicato un articolo menzognero contro il partito
bolscevico sul calendario antisovietico “Missioner” del 1942. Il 13 novembre
1945 padre Vitalij è condannato dal tribunale militare a 8 anni di reclusione
e alla confisca dei beni.
Muore pochi giorni prima della Pasqua del 1946, dopo essere stato barbaramente
picchiato durante l’interrogatorio: viene riportato nella prigione dell’NKVD
in barella e sepolto nella prigione stessa. Viene riabilitato ufficialmente
dal governo sovietico il 14 agosto 1995.
Padre Vitalij Bajrak viene beatificato il 27 giugno 2001, durante la visita
di papa Giovanni Paolo II in Ucraina, assieme ad altri 24 greco-cattolici
vittime della persecuzione sovietica.
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