Tabins’kij Petr (1888 — 1948)

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Sacerdote greco-cattolico

Nasce in una famiglia ortodossa nel villaggio di Berestečko, regione di Volyn’, Ucraina Centrale. Dopo gli studi di teologia compiuti nel seminario ortodosso di Žitomir, viene mandato a studiare all’Accademia teologica a San-Pietroburgo. Si sposa e viene ordinato sacerdote ortodosso nel 1914. Poi ricopre i seguenti incarichi: dal 1913 al 1917 professore di teologia al seminario ortodosso a San-Pietroburgo, dal 1918 al 1920 professore presso la facoltà di teologia all’Università statale ucraina a Kamenec Podol’skij, rettore del seminario ortodosso a Kremenec. Viene nominato protoierej mitrato. Il regime polacco proibisce a padre Tabins’kij di esercitare il ministero sacerdotale, l’attività pastorale, e di usare la lingua ucraina nella liturgia e nelle prediche. Nel 1920 viene fatto prigioniero dai polacchi e portato nel lager di Šap’jurno. Liberato dal lager, inizia la sua attività pastorale nella regione di Volun’. Nel 1932 passa alla Chiesa greco-cattolica ucraina. Durante la Seconda Guerra Mondiale diviene professore all’Accademia teologica di Leopoli. Quando l’Armata Rossa entra a Leopoli, viene arrestato e deportato in Siberia, dove muore.