GOLIŠ ANTON KONSTANTIN (1894-1953)

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monaco greco-cattolico

Anton Goliš nasce il 27 marzo 1894 nel villaggio Ključarki, distretto di Mukačevo, nella famiglia di un sacerdote greco-cattolico. Terminate le scuole elementari nel proprio villaggio, prosegue gli studi a Užgorod e il 17 ottobre 1911 entra nella Congregazione di San Basilio il Grande. Pronuncia i primi voti il 6 marzo 1913, i voti perpetui il 7 ottobre 1916 e prende il nome monastico di Konstantin. Il 17 dicembre 1916 viene ordinato sacerdote dal vescovo greco-cattolico Anton Papp. Dopo l’ordinazione sacerdotale, padre Konstantin svolge opera missionaria e pastorale in vari monasteri. Prima a Užgorod, poi Povč (Ungheria), Boronjačevo e a Imstiče.
Dopo la cosiddetta «auto eliminazione» della Chiesa greco-cattolica e la sua soppressione nel 1949, a causa del suo rifiuto di passare alla Chiesa ortodossa russa del Patriarcato di Mosca, padre Konstantin viene arrestato il 6 aprile 1950 e condannato a 25 anni di lager e alla confisca dei beni. Di questo arresto parla padre Pavel Madjar: «Dopo la Pasqua del 1950, di notte vennero gli agenti dell’NKVD (la polizia politica) ed arrestarono il padre igumeno Sedej, padre Goliš e altri tre confratelli, gli altri li mandarono ciascuno alle proprie case».
Il sacerdote cattolico di rito latino padre Anton Gevele ricorda che quando il 13 giugno 1950 venne imprigionato nel carcere di Užgorod, nella cella incontrò padre Anton Goliš.
Padre Konstantin viene mandato in un lager della regione di Kemerovo, dove lavora nei cantieri edili.
Muore nel lager Meždurečensk per motivi sconosciuti. Viene riabilitato il 17 marzo 1992.