BACHTALOVSKIJ ROMAN
DANILOVIČ (1897-?) |
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monaco greco-cattolico |
Padre Roman nasce il 21 ottobre 1897 nel villaggio
Jabluniv, provincia di Ternopol’ (Ucraina). Terminati gli studi, insegna
teologia ed è igumeno nei monasteri redentoristi di varie città.
Il vescovo di Stanislavov, Grigorij Chomyšin, prevedendo prossimo il suo
arresto (che avverrà il 15 aprile 1945, quando saranno arrestati contemporaneamente
tutti i vescovi greco-cattolici dell’Ucraina), lascia alcune disposizioni
sul governo delle diocesi. Così, dopo l’arresto di tutti i precedenti
amministratori, dal maggio 1945 il compito di vicario viene assunto da
Grigorij (Vladimir) Balagurak, igumeno di un monastero basiliano, segretamente
consacrato vescovo. Con l’aiuto dell’igumeno redentorista padre Roman
Bachtalovskij, Balagurak riesce a dirigere segretamente la vita della
diocesi e perfino a tenere contatti clandestini con Roma, finché ambedue
non vengono incarcerati.
Nel 1946, dopo aver respinto le decisioni del falso concilio di Leopoli
e aver rifiutato di unirsi alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca,
padre Roman viene arrestato e condannato alla reclusione per «crimini
controrivoluzionari». Viene liberato nel 1957. Dopo la liberazione vive
nella città di Kolomya e da subito partecipa alla vita catacombale della
Chiesa greco-cattolica ucraina.
Il 22 novembre 1968 viene nuovamente arrestato e accusato di propaganda
antisovietica; in realtà, il vero motivo della condanna è che padre Roman
aveva insegnato clandestinamente catechismo a tre minorenni. Il 13 dicembre
1968 gli agenti del KGB perquisiscono l’abitazione di padre Roman e scoprono
materiale compromettente: gli appunti delle sue prediche e la macchina
da scrivere. Il 12 giugno 1969 è condannato a 3 anni di lager e a 5 di
confino.
Nel giornale locale «La Pravda della Carpazia» del 31 ottobre 1969 si
può leggere l’articolo Un cuore nero, in cui si dice: «Bachtalovskij operava
secondo le istruzioni dell’imperialismo, che fedelmente serviva … al processo
il prete uniate voleva ipocriticamente nascondere la sua sporca attività
politica antisovietica con l’esercizio dei culti religiosi».
Trascorsi i tre anni di detenzione nel Dubrovlag, il terribile complesso
dei campi della Mordovia, padre Roman viene mandato al confino a Krasnojarsk,
Siberia Orientale.
Il fratello di padre Roman Bachtalovskij, padre Kornilij, era morto in
prigione nel 1948.
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