|
Nacque nel 1890 nel governatorato di Vil'no (oggi Vilnius).
Compì gli studi presso il seminario di San
Pietroburgo. Nel 1915 fu ordinato sacerdote cattolico di
rito latino. Dal 1916 esercitò il ministero a
Rybinsk, dal 1925 a Mosca. Dopo la chiusura della chiesa
cattolica di Mosca sulla Malaja Gruzinskaja, tornò ad
esercitare il suo ministero a Smolensk. Qui fu arrestato il
22 novembre 1929. Il 10 aprile 1930 per ordinanza del
Collegio dell'OGPU fu condannato a 3 anni di confino e
inviato a Kansk. Qui alla fine del 1930 fu di nuovo
arrestato e condannato a 5 anni di campo di concentramento.
Fu inviato alle Solovki, dove giunse il 5 dicembre 1930. Nel
1931 fu trasferito sull'isola di Anzer. Nel 1932 fu
arrestato nell'ambito dell'indagine collettiva sul clero
cattolico, accusato di "aver creato un'associazione che
svolge propaganda antisovietica, che ha celebrato in segreto
riti teologici [sic!] e religiosi e ha stabilito
contatti clandestini con l'esterno per trasmettere
all'estero informazioni di carattere spionistico sulla
situazione dei cattolici nell'URSS". L'istruttoria chiese
"un prolungamento della pena a 10 anni e che fosse detenuto
separatamente dagli altri". Nel luglio del 1934 fu portato a
Rybinsk. Nell'agosto dello stesso anno fu liberato e
tornò a Smolensk, dove divenne parroco della chiesa
cattolica di quella città. Fu di nuovo arrestato a
Smolensk all'inizio del 1936. Il 1° febbraio 1936 per
ordinanza del Seduta speciale del Collegio dell'UNKVD per la
regione di Smolensk fu condannato a 5 anni di campo di
lavoro correzionale. Fu inviato al lager di Karaganda. La
sua ultima lettera dal lager alla Croce Rossa polacca
è datata 15 gennaio 1937. Secondo notizie
dell'ambasciata polacca del giugno 1938, morì
nell'agosto del 1937 nel villaggio di Dolinskoe, regione di
Karaganda. |