Wielik Pawel (1872 - 1942)

Nacque nel 1872 nel villaggio di Polubice, governatorato di Lublino. Concluse gli studi presso il seminario di Zitomir. Nel 1903 fu ordinato sacerdote cattolico di rito latino. Fu parroco della chiesa cattolica di Novograd-Volynskij. Il 10 febbraio 1935 fu arrestato nell'ambito dell'inchiesta collettiva "sull'organizzazione fascista del clero cattolico di rito latino e uniate nell'Ucraina occidentale". Fu accusato di "aver creato gruppi controrivoluzionari, di aver esercitato attività sovversiva nelle zone rurali, di aver organizzato un fondo monetario di soccorso a favore dei sacerdoti condannati, di aver conservato in chiesa la bandiera nazionale polacca, di aver diffuso voci provocatorie sulla necessità inevitabile per l'Ucraina di separarsi dall'URSS". Si riconobbe in parte colpevole di attività controrivoluzionaria. Il 14 maggio 1936, per ordinanza del Seduta speciale del Collegio dell'NKVD della Repubblica sovietica ucraina, fu condannato a 5 anni di campo di lavoro correzionale, in base agli articoli 54-4 e 11 del codice penale di quella stessa repubblica. Fu inviato nel lager di Karaganda. L'11 febbraio 1940 fu liberato e si stabilì a Zitomir. Il 10 luglio 1940 fu di nuovo arrestato. Il 26 ottobre 1940, per ordinanza del Collegio militare del Tribunale regionale di Zitomir, fu condannato alla pena capitale, commutata in 10 anni di campo di lavoro correzionale e a 5 di sospensione dei diritti civili, in base agli articoli 54-10, parte 2 e 80, parte 1 del codice penale della Repubblica sovietica ucraina. Fu inviato nel lager di Karaganda, dove morì il 12 marzo 1942.