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Nacque
nel 1873 a Nimenskij Pogost, un villaggio del governatorato
di Olonec. Dopo gli studi teologici, nel 1895 prese i voti
monastici e nel 1896 fu ordinato sacerdote ortodosso.
Consacrato vescovo il 24 gennaio 1910, nel 1917 fu eletto
metropolita di San Pietroburgo. Nel 1922, durante la
campagna per l'esproprio dei vasi sacri, il metropolita
assunse una posizione molto coraggiosa, dichiarando che la
Chiesa era disposta ad offrire tutti i suoi beni, compresi i
vasi sacri, per le vittime della carestia. Il 24 marzo 1922
sulla "Pravda" apparve la lettera di un gruppo di
"innovatori" che accusavano il metropolita di essere un
"controrivoluzionario". Il 28 marzo Veniamin li
scomunicò, per aver assunto arbitrariamente la
Direzione ecclesiastica esautorando il patriarca Tichon: il
giorno dopo fu arrestato insieme ad altre 80 persone. Nella
notte fra il 12 e il 13 agosto 1922 il metropolita Veniamin
venne fucilato. E' stato canonizzato dalla Chiesa ortodossa
russa il 4 aprile 1992. |