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Nato
il 12 maggio 1887 a Ramenskoe (nel governatorato di Mosca),
da una famiglia di operai, nell'estate del 1910 entrò
nell'eremo di Zosima nel governatorato di Vladimir e l'anno
dopo si iscrisse all'Accademia teologica di Mosca. Nello
stesso anno pronunciò i voti monastici e nel 1913 fu
ordinato sacerdote ortodosso. Dopo il conseguimento della
licenza in teologia insegnò omiletica in seminario e
dal 1919 divenne segretario dell'arcivescovo Evdokij
(Mescerskij) di Niznij Novgorod. Il 29 febbraio 1920 fu
consacrato vescovo. Nel 1922 passò allo scisma degli
"innovatori", ma pochi mesi dopo ritornò in seno alla
Chiesa patriarcale e in segno di penitenza si fece "folle
per Cristo", venendo più volte arrestato. Negli anni
'20 scrisse anche I fondamenti dell'arte della
santità. Nel 1928 si trasferì in Kazachstan,
poi nel 1931-33 passò a Mosca; qui venne arrestato
nel marzo 1933 e condannato a 3 anni di lager "per aver
creato un monastero clandestino". Dopo la detenzione in
Siberia rimase a vivere a Tomsk fino al 1948, poi si
stabilì a Kiev, dove rimase fino alla morte, il 6
maggio 1963. |