|
Nato
nel 1900 a Mosca, figlio di un noto professore
universitario, era lui stesso docente e direttore di un
laboratorio scientifico a Mosca. Era un laico ortodosso, fu
arrestato nell'aprile 1922 in relazione alla confisca degli
oggetti preziosi appartenenti alla Chiesa: era infatti
accusato di aver partecipato a una riunione al monastero
Novodevici a Mosca, dove aveva asserito che cedere i vasi
liturgici sarebbe stata una profanazione. Durante il
processo non si riconobbe colpevole e confermò le
dichiarazioni espresse in precedenza. Sebbene il procuratore
avesse chiesto per lui la pena di morte, fu condannato a 8
anni di lager. Liberato in seguito a un'amnistia, fu anche
reintegrato nel suo lavoro scientifico. Arrestato una
seconda volta il 2 febbraio 1938, venne condannato alla
fucilazione. Venne giustiziato a Butovo il 5 aprile 1938. |