Uspenskij Andrej (1900 - 1938)

Nato nel 1900 a Mosca, figlio di un noto professore universitario, era lui stesso docente e direttore di un laboratorio scientifico a Mosca. Era un laico ortodosso, fu arrestato nell'aprile 1922 in relazione alla confisca degli oggetti preziosi appartenenti alla Chiesa: era infatti accusato di aver partecipato a una riunione al monastero Novodevici a Mosca, dove aveva asserito che cedere i vasi liturgici sarebbe stata una profanazione. Durante il processo non si riconobbe colpevole e confermò le dichiarazioni espresse in precedenza. Sebbene il procuratore avesse chiesto per lui la pena di morte, fu condannato a 8 anni di lager. Liberato in seguito a un'amnistia, fu anche reintegrato nel suo lavoro scientifico. Arrestato una seconda volta il 2 febbraio 1938, venne condannato alla fucilazione. Venne giustiziato a Butovo il 5 aprile 1938.