Saskov Vasilij (1882-1937)
Nasce il 22 aprile 1882 nel villaggio di Sokol'niki, in provincia di Smolensk. A partire dal 1903 lo vediamo sacerdote ortodosso a Krasnoe. Quando nel 1919 la sua chiesa venne chiusa, trovò lavoro come segretario del kolchoz, ma ben presto fu licenziato e vessato in vari modi perché continuava a celebrare. "Quando i tempi erano facili celebravo; ora che sono giunti tempi duri, perché non dovrei celebrare? Non posso tradire la mia fede!". Finalmente, una notte nel 1930 il presidente del soviet rurale, che gli voleva bene, venne ad avvertirlo che stavano per arrestarlo: la notte stessa padre Vasilij partì per gli Urali. Altri amici comunisti lo avvertirono che era imminente l'arresto: ricominciarono le fughe, in diverse città della Siberia, nel 1933-34 a Belovo. L'ultima delazione, nel 1936, riferiva alle autorità che padre Vasilij di notte pregava. Venne arrestato alla fine del '36 e fucilato nel 1937.