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Nato il 12 febbraio 1868, di famiglia nobile, famoso
slavofilo, figlio e nipote di noti slavofili, in polemica
con Vladimir Solov'ev. Svolge la carica di Oberprokuror
presso il Santo Sinodo, ma si dimette perché si trova
in contrasto con Rasputin. Dopo la presa del potere da parte
dei sovietici si dedica esclusivamente ad attività
religiose in difesa della Chiesa. Durante il Concilio del
1917 è l'unico laico candidato al Patriarcato.
Arrestato e imprigionato per due volte tra il 1918 e il
1919, viene condannato al confino dove morirà il 30
gennaio 1932. Durante il processo dichiara: "Questo processo
non riguarda soltanto la mia persona; si tratta di un
processo "per Dio" o "contro Dio". E io dichiaro
apertamente: "Io sono per Dio". Qualsiasi sentenza voi
giudici popolari pronuncerete, io la accetterò come
la possibilità che mi è concessa di confermare
nei fatti ciò che costituisce il significato ed il
contenuto di tutta la mia vita". |