Gurij (Stepanov Aleksej ) (1880 - 1938)
Nato il 3 ottobre 1880 a Ceboksary, in provincia di Kazan', da una famiglia contadina ortodossa, compì gli studi all'Accademia teologica di Kazan'. Nel 1905 prese i voti monastici e l'anno dopo fu ordinato sacerdote. Insegnò per alcuni anni storia della chiesa e missiologia, si occupò in particolare di buddismo; nel 1917-18 fu eletto tra i rappresentanti dei monaci al Concilio della Chiesa ortodossa russa. Fu arrestato il 2 ottobre 1919 e detenuto per alcune settimane nel carcere moscovita di Butyrki. Il 26 gennaio 1920 fu consacrato vescovo e poco dopo, il 27 giugno, nuovamente arrestato insieme al vescovo Feodor (Pozdneevskij) e detenuto fino al 1922. Altri arresti sarebbero seguiti nel 1924, nel 1925 (per il suo appoggio al locum tenens patriarcale, il metropolita Pëtr Poljanskij), quando fu condannato a 3 anni di deportazione in Siberia, che gli furono rinnovati nel 1928 allo scadere della pena. Tornò in libertà per un breve periodo, nel 1930-1932, in cui operò come arcivescovo di Kostroma e Suzdal'. Nel 1932 venne nuovamente condannato al lager; la sua via crucis terminò nel 1938 con la fucilazione, in un lager presso Novosibirsk.