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Nacque il 22 gennaio 1862 nel villaggio di Komarov, in
Bessarabia. Compì gli studi a Kisinev e all'Accademia
teologica di Kiev, dove nel 1895 ottenne il magistero in
teologia; nello stesso anno prese i voti monastici e il
primo gennaio 1896 fu ordinato sacerdote. Nel 1898 fu
nominato rettore all'Accademia teologica di Mosca e il 28
febbraio 1899 fu consacrato vescovo ausiliare nella diocesi
di Mosca. Fu tra i partecipanti ai lavori preparatori del
Concilio del 1917-18. Eletto arcivescovo nel 1907 e
metropolita il 28 novembre 1917, era uno dei tre candidati
al soglio patriarcale. Fu arrestato a Mosca nel novembre
1919 ed esiliato a Novgorod, dove nel 1920 fu arrestato e
condannato a 5 anni di confino ad Archangel'sk; il 2 luglio
1922 fu convocato a Mosca dall'OGPU come imputato insieme al
patriarca Tichon e detenuto in carcere fino al 28 marzo
1924, quando fu emesso il verdetto di condanna a 3 anni di
confino in Turkmenia. Il 5 dicembre 1925 il metropolita Petr
(Poljanskij), locum tenens patriarcale, lo designò
come uno dei suoi successori in caso di morte. Nel 1926
Arsenij fu trasferito a Taskent, dove sarebbe morto il 10
febbraio 1936 senza poter mai partecipare ai lavori del
Santo Sinodo, di cui era stato eletto membro il 28 maggio
1927. |