|
Era un monaco del monastero ortodosso del Nuovo Athos in
Abchazija. Nel 1924 il monastero fu chiuso e i monaci
dispersi: essi per la maggior parte si rifugiarono nei
boschi, dove si costruirono modeste celle e vissero nella
preghiera e nel digiuno, fino a quando nel 1930 da Mosca
venne l'ordine di liquidare gli eremiti come
controrivoluzionari. Per questo motivo, dopo Pasqua dalla
città di Suchumi venne inviata una squadra di
poliziotti, membri del partito e teppisti: tutti i monaci
furono arrestati e le loro celle date alle fiamme. In
prigione i monaci erano sottoposti a oltraggi di ogni genere
da parte dei delinquenti comuni, con la connivenza dei
secondini: insulti, sputi, furti, violenze. Sempre nel 1930
i monaci vennero portati, a gruppi di 10-15 per volta, nei
boschi intorno a Novorossijsk e lì fucilati. Fra
questi, a memoria di tutti, il monaco Neofit. |