Markuszewski Albin (1877 - 1938)

Nacque nel 1877 nel villaggio di Zuravlicy, governatorato di Podol'sk. Finito il seminario, nel 1903 fu ordinato sacerdote cattolico di rito latino. Fu parroco nel villaggio di Usomir, distretto di Koresten'. Il 27 gennaio 1930 fu arrestato e inviato alla prigione di Kiev per proseguire l'istruttoria. Fu accusato di aver diffuso libri di contenuto religioso, di aver condotto "attività rivoluzionaria e di aver inculcato ideali nazionalistico-sciovinistici e filo-polacchi". Il 22 marzo 1930 per ordinanza del Collegio dell'OGPU fu condannato a 3 anni di campo di concentramento in base all'articolo 54-10 del codice penale della Repubblica sovietica ucraina. Il 24 aprile 1930 giunse alle Solovki con un convoglio di detenuti. Nel 1931 fu trasferito sull'isola di Anzer. Qui nel 1932 fu arrestato col gruppo del clero cattolico, accusato di "aver creato un'associazione che svolge propaganda antisovietica, che ha celebrato in segreto riti teologici [sic!] e religiosi e ha stabilito un contatto illegale con l'esterno per trasmettere all'estero informazioni di carattere spionistico sulla situazione dei cattolici in URSS". L'istruttoria chiese "un prolungamento della pena a 10 anni". Durante l'istruttoria accusò disturbi psichici. Nel 1932 fu messo in libertà per motivi di salute. Tornato in Ucraina, esercitò il ministero presso la chiesa cattolica di Fastov, poi a Malino. Nel gennaio del 1935 fu trasferito alla chiesa cattolica di Smolensk. All'inizio del 1936 fu arrestato a Smolensk. Il primo febbraio 1936 fu inviato al confino in Siberia per 3 anni. Il 15 marzo 1936 giunse a Krasnojarsk. Verso la fine del 1937 fu arrestato al confino. Il 10 gennaio 1938 per ordinanza del Seduta speciale del Collegio dell'NKVD fu condannato alla pena capitale. Venne fucilato il 5 febbraio 1938.