Makarij (Gnevusev Michail) (1858 - 1918)

Nato nel 1858, nel 1882 terminò gli studi all'Accademia teologica di Kiev con il grado di candidato in teologia; era un missionario di grande fama. Nel 1917 diventò vescovo di Orel, poi di Smolensk. Venne arrestato nel 1918 perché accusato di aver sostenuto i Bianchi: in realtà il potere temeva le folle che il vescovo aveva il potere di conquistarsi con la propria carità e spiritualità. Furono anche ingaggiati due malviventi perché lo uccidessero all'uscita della chiesa ma l'attentato fallì. Makarij venne fucilato nell'autunno dello stesso 1918: insieme ad altri 14 condannati fu fatto schierare sul limite di una fossa comune. Il boia si avvicinava ad ognuno e sparava alla tempia. Il vescovo era l'ultimo della fila. Pregava ad alta voce e quando vedeva che qualcuno dei condannati si perdeva d'animo, usciva dalla fila e lo benediceva. Ultimo, anche lui ricevette il colpo di grazia.