Lukjanin Iozef (1888 - 1937)

Nacque nel 1888 nel distretto della Dvina, governatorato di Vitebsk, da famiglia contadina. Concluse gli studi presso il seminario di San Pietroburgo. Nel 1914 fu ordinato sacerdote cattolico di rito latino e nominato vicario della chiesa cattolica di Pinsk. Tra il 1915 e il 1917 fu cappellano militare, dopo il 1917 esercitò il ministero presso la chiesa cattolica di Polock. Il 7 agosto 1922 fu arrestato per aver rifiutato di presenziare alla profanazione delle reliquie del beato Andrej Bobola. Il 12 ottobre 1922 fu messo in libertà, con l'impegno di non lasciare il luogo di residenza. Il 3-4 settembre 1923 venne assolto dal Tribunale del governatorato di Vitebsk. Nel 1925 fu di nuovo arrestato, ma poco dopo fu messo in libertà per ragioni di salute. Dal 16 settembre 1927 fu parroco a Causy, regione di Mogilev. Il 17 agosto 1928 fu di nuovo arrestato per "sistematica propaganda antisovietica nel corso di prediche che sobillano i fedeli contro il governo sovietico". Il 3 febbraio 1930 il Collegio dell'OGPU chiese una condanna extragiudiziale. Il 28 febbraio il Presidium dello VCIK soddisfò questa richiesta. Il 13 marzo 1930 per ordinanza del Collegio dell'OGPU fu condannato a 10 anni di campo di concentramento in base all'articolo 58-10 del codice penale della Republica federativa russa. Fu inviato nel campo di lavoro correzionale di Syzran', in seguito fu trasferito alle Solovki, dove giunse il 16 giugno 1930. Nel 1932 fu arrestato in lager nell'ambito dell'inchiesta collettiva sul clero cattolico dell'isola di Anzer, accusato di "aver creato un'associazione che svolge propaganda antisovietica, che ha celebrato in segreto riti teologici [sic!] e religiosi e ha stabilito contatti clandestini con l'esterno per trasmettere all'estero informazioni di carattere spionistico sulla situazione dei cattolici in URSS". L'istruttoria chiese "che fosse trasferito in una prigione politica di isolamento". Rimase alle Solovki. Nel 1937 fu di nuovo arestato in lager. Il 9 ottobre 1937 per ordinanza della Trojka speciale del Collegio dell'UNKVD per la regione di Leningrado fu condannato alla pena capitale. Il 3 novembre 1937 venne fucilato nella prigione delle Solovki.