Iov (Protopopov Ivan) (1880-1930)

Ortodosso, nacque a Odessa nel 1880 e nel 1907 prese i voti monastici; nell'ottobre del 1917 entrò nel monastero della Dormizione di Svijazsk, nel 1918-1928 visse nell'eremo di Rajthu, nella diocesi di Kazan', poi quando esso venne chiuso esercitò il ministero sacerdotale in villaggi della Repubblica tatara. Era al servizio del vescovo Amvrosij (Gudko), con cui condivise difficoltà e persecuzioni, e l'arresto nel 1918. Durante il trasferimento in carcere il vescovo venne condotto nel bosco e lì barbaramente ucciso. Iov, che era stato cacciato via dai soldati di scorta con il divieto di seguire Amvrosij, ne trovò dopo qualche ora il corpo martoriato in un campo e gli diede sepoltura. Nel 1930 il terreno dove Amvrosij era sepolto passò ad un kolchoz, e la tomba scomparve. Il 20 febbraio 1930 Iov fu condannato dalla Trojka dell'OGPU per la Repubblica tatara alla pena capitale. Venne fucilato il 7 aprile 1930 insieme ad altri sei monaci. E' stato canonizzato nel 1996 dalla Chiesa ortodossa russa.