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Nacque
nel 1879 a San Pietroburgo. Nel 1902 concluse gli studi
presso l'Accademia teologica di San Pietroburgo. Il 1°
giugno 1902 si convertì al cattolicesimo.
Studiò presso il Pontificio Collegio di Anagni e
all'università di Friburgo. Il 25 marzo 1911 fu
ordinato sacerdote cattolico di rito orientale. Prese i voti
monastici con il nome di Leontij. Nel 1914 fu arrestato e
inviato al confino a Tobol'sk. Nel 1916 fu messo in
libertà. Nel 1917 il metropolita Andrej Septyckij lo
nominò esarca dei cattolici russi, nomina che fu
confermata dal Papa nel febbraio del 1921. Fu parroco della
chiesa della Pentecoste a Pietrogrado e priore della
comunità cattolica dello Spirito Santo. Il 22
novembre 1922 fu arrestato a Pietrogrado e rimesso in
libertà lo stesso giorno. Il 23 febbraio 1923 fu di
nuovo arrestato nell'ambito dell'inchiesta collettiva sul
clero cattolico. Tra il 21 e il 26 marzo del 1923 per
ordinanza del Tribunale militare fu condannato in base agli
articoli 63 e 119 del codice penale della Repubblica
federativa russa a 10 anni di carcere. Scontò la pena
nelle prigioni di Lefortovo e di Sokol'niki. Il 26 aprile
1926 fu messo in libertà anticipatamente con il
divieto di abitare nelle sei grandi città. Si
stabilì a Kaluga. Il 10 agosto 1926 fu arrestato a
Mogilev e trasferito a Mosca. Il 18 settembre 1926, per
ordinanza della Seduta speciale del Collegio dell'OGPU fu
condannato a 3 anni di campo di concentramento. Il 26
settembre 1926 fu inviato alle Solovki. Il 13 agosto 1929 fu
messo in libertà e inviato al confino nella regione
di Archangel'sk. All'inizio del 1931 subì un nuovo
arresto. Nell'autunno del 1931 fu inviato al confino per 3
anni a Kotlas. Alla fine del 1933 fu messo in libertà
con il divieto di abitare nelle dodici città
maggiori. Si stabilì a Vjatka. Dove morì il 7
marzo 1934. |