|
|
Nacque il primo ottobre 1848 a Malaja Morsevka (Tambov).
Terminata l'Accademia teologica nel 1874, insegnò nel
seminario di Tambov. Il 13 gennaio 1882 fu ordinato
sacerdote ortodosso, il 3 giugno 1888 consacrato vescovo e
designato alle cattedre di Novgorod e di Samara; nel 1892
diventò esarca della Georgia, nel 1898 metropolita di
Mosca e nel 1912 di San Pietroburgo. Fu nominato presidente
onorario del Concilio della Chiesa ortodossa russa del
1917-18. Subito dopo la rivoluzione il sinodo diocesano
della Chiesa ucraina promosse la fondazione di una Chiesa
ortodossa indipendente (autocefala). Il metropolita si
pronunciò contro ogni azione anticanonica, invitando
il clero e il popolo a conservare l'unità. Il 25
gennaio 1918 le Guardie rosse entrarono nell'abitazione del
metropolita e lo trascinarono fuori della cinta della Lavra
delle Grotte. Testimoni oculari attestano che il metropolita
rimase sereno, quasi stesse recandosi a celebrare la
liturgia. Sul luogo dell'esecuzione il metropolita chiese
qualche minuto per pregare, alzò le mani al cielo e
disse: "Signore, perdona i miei peccati, volontari e
involontari, e accogli il mio spirito nella pace". Benedisse
i suoi uccisori, e subito echeggiarono gli spari. E' stato
canonizzato come martire il 4 aprile 1992 dalla Chiesa
ortodossa russa. |