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Nacque
nel 1872 nel governatorato di Batumi. Concluse gli studi
all'Accademia teologica. Fu sacerdote cattolico di rito
armeno e amministratore apostolico di tutti i cattolici
armeni dell'URSS. Il 27 marzo 1930 fu arrestato a Tbilisi
con l'accusa di aver trasmesso notizie su "immotivate
persecuzioni dei cattolici nell'URSS". Per disposizione del
Collegio dell'OGPU fu condannato in base agli articoli 58-6
e 10 del codice penale della Repubblica federativa russa a
10 anni di campo di concentramento e inviato alle Solovki.
Nel 1929, fu trasferito sull'isola di Anzer. Qui, nel 1932
fu arrestato nell'ambito dell'indagine collettiva sul clero
cattolico, accusato di "aver creato un'associazione che
svolge propaganda antisovietica, che ha celebrato in segreto
riti teologici [sic!] e religiosi e ha stabilito
contatti clandestini con l'esterno per trasmettere
all'estero informazioni di carattere spionistico sulla
situazione dei cattolici in URSS". Dalle Solovki fu
trasportato, ormai invalido, alla stazione di transito di
Kuzema, sulla linea ferroviaria di Murmansk, dove
morì nel febbraio del 1936. |