Bakaratjan Akop (1872 -1936)

Nacque nel 1872 nel governatorato di Batumi. Concluse gli studi all'Accademia teologica. Fu sacerdote cattolico di rito armeno e amministratore apostolico di tutti i cattolici armeni dell'URSS. Il 27 marzo 1930 fu arrestato a Tbilisi con l'accusa di aver trasmesso notizie su "immotivate persecuzioni dei cattolici nell'URSS". Per disposizione del Collegio dell'OGPU fu condannato in base agli articoli 58-6 e 10 del codice penale della Repubblica federativa russa a 10 anni di campo di concentramento e inviato alle Solovki. Nel 1929, fu trasferito sull'isola di Anzer. Qui, nel 1932 fu arrestato nell'ambito dell'indagine collettiva sul clero cattolico, accusato di "aver creato un'associazione che svolge propaganda antisovietica, che ha celebrato in segreto riti teologici [sic!] e religiosi e ha stabilito contatti clandestini con l'esterno per trasmettere all'estero informazioni di carattere spionistico sulla situazione dei cattolici in URSS". Dalle Solovki fu trasportato, ormai invalido, alla stazione di transito di Kuzema, sulla linea ferroviaria di Murmansk, dove morì nel febbraio del 1936.