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Aseberg
Pavel Petrovic nacque nel 1895 nel governatorato di Odessa.
Studiò all'Accademia teologica di Saratov e, quando
questa fu chiusa, terminò gli studi presso
l'Accademia teologica di Odessa. Nel 1919 fu ordinato
sacerdote cattolico di rito latino. Tra il 1919 e il 1925 fu
parroco della chiesa cattolica di Odessa. Nel 1925 fu
arrestato e condannato a 3 anni di confino. Scontata la
pena, esercitò il ministero a Jamburg dal 1927 al
1928. All'inizio del 1929 fu di nuovo arrestato. Il 24
gennaio del 1929 per ordinanza del Collegio dell'OGPU fu
condannato, in base agli articoli 110, 11 paragrafo 2, e 153
del codice penale della Repubblica federativa russa, a 3
anni di campo di concentramento. La Croce Rossa polacca lo
inserì nella lista degli scambi di prigionieri. Le
autorità rifiutarono lo scambio. Fu inviato alle
Solovki. Nel 1930 fu trasferito sull'isola di Anzer. Qui,
nel 1932, fu arrestato in seguito all'indagine collettiva
sul clero cattolico, che era stato accusato di "aver creato
un'associazione che svolge propaganda antisovietica, che ha
celebrato in segreto riti teologici [sic!] e
religiosi e ha stabilito contatti clandestini con l'esterno
per trasmettere all'estero informazioni di carattere
spionistico sulla situazione dei cattolici in URSS".
L'istruttoria chiese un aumento a 10 anni della pena
stabilita in precedenza. Il 29 aprile 1932 morì di
tifo nella prigione delle Solovki. |