RubaŠova Nora Nikolaevna (Ekterina) (1909 -1987)

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suora cattolica

Nova Nikolaevna nasce a Mosca da famiglia di commercianti, studia alla facoltà storico-filosofica dell’Università di Mosca, ma non termina gli studi a causa dell’arresto. Nel 1926 diventa cattolica ed in seguito prende i voti monastici assumendo il nome di Ekaterina. E’ figlia spirituale di padre Sergij Solov’ev ed è assidua alla Divina Liturgia che padre Sergij celebra clandestinamente in appartamenti privati. Il 15 febbraio 1941 viene arrestata assieme al gruppo dei cattolici russi (Processo “Solov’ev”). Accusata di “essere terziaria, fanatica, membro attivo della comunità di padre Sergij e di svolgere propaganda controrivoluzionaria.” “Ritengo di dover dichiarare il mio rapporto ostile nei confronti del potere sovietico. Considero che il comunismo sia inconciliabile con il cristianesimo; fra di essi esiste una lotta, ed io in questa lotta mi schiero completamente dalla parte del cristianesimo, contro il comunismo. La lotta del potere sovietico contro la religione, contro “il veleno religioso”, come si esprimono i comunisti, mi costringe ad essere ostile nei confronti del potere sovietico”. E’ condannata a 5 anni di lager che sconta a Siblag. Viene liberata nel 1936 e simultaneamente condannata al confino a Mičurinsk. Nel 1939 è liberata anche dal confino e può ritornare a Mosca dove si unisce alla comunità domenicana diretta dall’Abrikosova. Nel maggio 1944 si trasferisce a Novo-Šul’ba per venir in aiuto a suor Stefanija Gorodec, vecchia sorella che si trova in esilio. Il 30 novembre 1948 suor Ekaterina viene nuovamente arrestata assieme ad un gruppo di russi cattilici e condannata a 15 anni di lager che trascorre a Vorkutlag e poi a Karlag. Viene liberata nel maggio 1956, ritorna a Mosca, lavora come bibliotecaria, frequenta la chiesa di S. Ljudvig e assieme ad altre sorelle riesce a rifondare la comunità di un tempo, che diventa centro d’incontri religiosi per giovani ed universitari. A celebrare clandestinamente la Liturgia vengono di sovente da Leningrado i padri Evgenij Gejnrichs e Georgij Fridman. Nora Nikolaevna muore a Mosca il 12 maggio 1987.
Riportiamo parte della sua dichiarazione avvenuta durante un interrogatorio del 1931: “Ritengo che non sia necessario fare i nomi dei miei conoscenti, e mi rifiuto di farlo. Considero necessario affermare la mia opposizione al potere sovietico. Penso che il comunismo sia inconciliabile con l cristianesimo, fra di loro esiste battaglia e in questa battaglia io sono dalla parte del cristianesimo contro il comunismo. La lotta del potere sovietico contro la religione e contro “l’oppio religioso”, come si esprimono i comunisti, mi obbliga ad essere ostile nei confronti del potere sovietico”.